Non è la bassa temperatura che fa ammalare e il freddo non è responsabile dell’influenza. L’importante è non uscire nelle ore più fredde e quando le condizioni meteorologiche sono proibitive.
Non è la bassa temperatura che fa ammalare e il freddo non è responsabile dell’influenza.
Se fuori c’è il sole i bambini devono poter uscire, ben coperti, per respirare aria pulita e abituare il proprio organismo ad affrontare anche le temperature più rigide. L’importante è non uscire nelle ore più fredde e quando le condizioni meteorologiche sono proibitive.
Il sole favorisce la produzione della vitamina D, quindi nelle giornate soleggiate, anche se fredde, porta pure a passeggio il neonato.
Ricorda che il piccolo non si muove e quindi può sentire più freddo: assicurati che sia ben protetto (con una coperta sulle gambe e un telo in plastica che lo ripari dal vento).
Frutta e verdura di stagione sono alimenti preziosi perché ricchi di vitamine che rafforzano il sistema immunitario e donano una carica in più. Nelle giornate davvero fredde il brodo resta l’alternativa più valida per garantirsi il giusto apporto calorico e vitaminico e al tempo stesso per riscaldarsi con un piatto caldo.
Tè caldo deteinato arricchito con una goccia di limone (ricco di vitamina C, preziosa alleata del sistema immunitario), cioccolata calda, latte con un cucchiaino di miele sciolto: sono i rimedi più golosi e sani per affrontare un freddo pomeriggio in casa.
E se hai voglia perché non preparare insieme ai bambini un dolce fatto in casa? I fuochi e il calore del forno doneranno un’atmosfera calda e familiare al vostro pomeriggio.
Un body intimo in caldo cotone, una maglietta in cotone, una felpa o un maglioncino di lana e un giubbotto imbottito.
I bambini vanno vestiti “a cipolla”, così possono stare ben coperti all’aperto, ma alleggerirsi quando entrano in un luogo chiuso e più caldo.
Inoltre gli abiti non devono impedire i movimenti: correre, muoversi e giocare, anche quando fuori fa molto freddo, favorisce il riscaldamento corporeo.
Le basse temperature possono favorire l’insorgenza delle malattie da raffreddamento solo se si passa repentinamente e senza le dovute cautele da un luogo caldo ad uno freddo; quindi quando state uscendo aspettate un minuto nell’androne del palazzo così da permettere all’organismo di acclimatarsi.
Gli esperti sono concordi: all’interno delle mura domestiche la temperatura non dovrebbe mai superare i 19 / 20 gradi. Troppo spesso le case si trasformano in paradisi tropicali dai quali poi è davvero difficile uscire senza rischiare un colpo di freddo.
Semaforo rosso a umidificatori aromatizzati, che possono favorire lo sviluppo di asma e allergie, e ad ambienti troppo secchi.
Mantieni gli ambienti ben umidificati per contrastare lo sviluppo della tosse secca e stizzosa e assicurati di aerare le stanze ogni giorno per favorire il riciclo dell’aria.
Spesso i responsabili di un ambiente domestico freddo e mal riscaldato sono le finestre che non chiudono bene e gli spifferi di aria fredda che penetrano attraverso gli infissi o le porte.
Quindi presta particolare attenzione e usa i paraspifferi per impedire alle correnti di aria fredda di penetrare subdolamente.
Non c’è motivo per privare il piccolo del piacere del bagnetto serale: l’importante è evitare che venga esposto a sbalzi di temperatura.
Assicurati che l’acqua sia ben calda, che la temperatura della stanza da bagno (e anche quella del resto della casa) sia confortevole. Spoglialo e vestilo nella stanza da bagno. Asciuga accuratamente i capelli (anche se sono radi!) e le orecchie.
La pelle dei bambini è estremamente delicata e quella dei più piccoli può screpolasi facilmente, complice anche l’ipersalivazione causata dalla dentizione.
Creme anti-freddo altamente protettive possono proteggere la pelle del bambino: applicale al mattino, prima di uscire, e la sera dopo il bagnetto.
Sono zone estremamente delicate e si screpolano facilmente a causa del freddo.
Per questo è importante che i bambini indossino i guanti e che le labbra siano sempre protette con il burro di cacao.
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