la placenta

La placenta

01/06/2020

La placenta svolge un ruolo cruciale nella gravidanza, si tratta di un vero e proprio organo che si sviluppa all’interno dell’utero e che subisce diverse modifiche man mano che il feto cresce.

Cos'è la placenta

La placenta ha il compito di portare ossigeno e sostanze nutritive al feto, filtrando le sostanze tossiche o nocive e riducendo al minimo – attraverso la presenza dei villi coriali - la distanza tra sangue materno e fetale.

E’ un organo deciduo, quindi temporaneo, che rappresenta il legame tra mamma e bambino e non solo per il compito che svolge di nutrimento e protezione del feto, ma anche perché è formata da una parte di tessuti provenienti dall'endometrio uterino e dall’altra parte dai villi coriali, ossia dei prolungamenti generati dallo strato esterno delle cellule embrionali.

La placenta è collegata al bambino tramite il cordone ombelicale e viene poi espulsa al termine del parto nella fase chiamata secondamento.

Esistono diversi fattori che influiscono sulla salute della placenta:

  • L'età materna: alcuni problemi placentari sono più comuni nelle donne che hanno superato i quarant’anni
  • La pressione alta: avere una pressione sanguigna troppo alta, può alterare lo stato di salute della placenta
  • La gravidanza multipla: in caso di gravidanze gemellari il rischio di che la placenta sviluppi dei problemi aumenta
  • Intervento chirurgici pregressi all’utero, come ad esempio un precedente cesareo
  • L’abuso di sostanze: anche la placenta risente del consumo di droga e alcol

Problemi alla placenta

Quali sono i problemi placentari più comuni ?

Durante la gravidanza, i problemi più comuni legati alla placenta sono il distacco, la placenta previa e placenta accreta.

  • Distacco di placenta: Consiste nel distacco di una parte o di tutta la placenta dalla sua sede d’impianto, senza che abbiano in alcun modo avuto inizio le contrazioni uterine. Il distacco di placenta porta ovviamente problemi di ossigenazione e nutrimento e spesso richiede un parto prematuro.
  • Placenta accreta (o placenta aderente): si tratta di un difetto di aderenza della placenta, che può provocare un'emorragia alla donna dopo il parto. In questo caso la placenta è eccessivamente aderente all'utero e quindi non si riesce a staccare o si stacca solo in parte. Questo mancato distacco determina un'emorragia anche di notevole entità e richiede un intervento chirurgico per rimuovere la placenta. Si verifica in circa 1 gravidanza su 2500.
  • Placenta previa: è considerata una delle emergenze ostetriche del terzo trimestre di gravidanza. In pratica, la placenta si inserisce nella parte bassa dell’utero impedendo o rendendo dunque complicata la fuoriuscita del bambino.

La maggior parte dei problemi placentari non può essere curata direttamente ma è possibile adottare alcune misure per promuovere una gravidanza sana come farsi visitare costantemente dal proprio ginecologo ed evitare di fumare e consumare droghe o alcol.

E’ bene inoltre, rivolgersi immediatamente al proprio ginecologo qualora si verifichino durante la gravidanza sintomi come sanguinamento vaginale, dolore addominale, forte dolore alla schiena e contrazioni uterine.

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.