In Italia cresce l’esercito delle mamme teenager. Gli ultimi dati sono stati resi noti dall’ISTAT che sfata anche un pregiudizio: l’82% di queste mamme-bambine non sono straniere bensì italiane.
L’identikit della baby-mamma italiana
Per il 95% scopre di essere incinta tra i 16 e i 17 anni, per il 47% ha un compagno, ma se lui non c’è nel 95% dei casi resta in casa con i genitori, solo nel 19% dei casi lavora e per il 74% hanno una licenza media inferiore.
La ricerca di Save The Children chiamata 'Piccole mamme' e realizzata nell’ambito dell’ultimo Rapporto sullo stato delle madri nel mondo rivela che le teenager che vanno a scuola col pancione sono praticamente diecimila tra i 14 e i 19 anni.
Se a Roma e Milano la maggior parte di queste baby-mamme sono straniere, al Sud, soprattutto a Napoli, sono invece italiane, spesso abitanti in zone caratterizzate da forte disagio sociale ed economico dove il ruolo della donna è confinato a quello di moglie e madre. Stessa situazione in Sicilia dove spesso le gravidanze precoci hanno luogo in contesti familiari caratterizzati da una condizione di disagio culturale e sociale e dove non esiste una vera educazione sessuale.
Leggendo i dati Istat il problema è soprattutto legato ai rapporti sessuali non protetti. La maggior parte di queste gravidanza precoci è frutto di un 'incidente' e il numero di interruzioni volontarie di gravidanza tra le minorenni non è mai diminuito dal 1978 fino ad oggi. E Giorgio Vittori, presidente della Sigo (Società Italiana di ostetricia e ginecologia), punta il dito anche contro le malattie sessualmente trasmesse, in crescita tra i giovanissimi proprio a causa di una diffusa ignoranza in materia.
Ma quali sono le implicazioni del diventare mamma troppo presto?
Innanzitutto il corpo può avere difficoltà a gestire una gravidanza e lo sviluppo del feto.
Uno studio dell’Istituto Gaslini di Genova ha mostrato che, a causa dell’immaturità fisiologica della donna adolescente, una gravidanza precoce può andare incontro con maggiore probabilità ad un parto prematuro: se in età adulta l’incidenza del parto prematuro è del 19%, per le donne tra i 18 e i 20 anni può arrivare fino al 48%.
Inoltre una giovanissima può avere estrema paura del parto e del dolore e affrontare male il travaglio.
Dal punto di vista psicologico le implicazioni di una gravidanza precoce non sono da sottovalutare. Una giovanissima non ha ancora scelto chi essere e che vita condurre, non ha ancora completato il percorso di studio e può ritrovarsi costretta in un ruolo troppo grande e troppo impegnativo che spesso viene ricoperto dai nonni. In altre parole, la teenager mamma rischia di restare una figlia a vita, vivendo in casa con i genitori e cercando di trovare la propria strada professionale o sentimentale tra mille difficoltà.
Chiara Mezzalama, psicoterapeuta dell'Aippi, Associazione italiana di psicoterapia psicoanalitica infantile, spiega che esiste diffusissima una ignoranza in materia di sessualità che vede coinvolti sia i teenager che i loro genitori. In famiglia non si parla di sesso, a scuola l’educazione sessuale non esiste e tutto si apprende per sentito dire: i giovanissimi vengono bombardati di informazioni riguardanti il sesso, il corpo e la sessualità eppure nessun adulto spiega nulla e spesso arriva una gravidanza inattesa a sconvolgere la vita del giovane e della sua famiglia.
Tuttavia spesso le mamme teenager alla fine si rivelano più forti e responsabili, superate le difficoltà (che per il 70% possono tramutarsi in depressione post parto) riescono a stabilire con il loro bambino un legame estremamente forte e maturo.
"Per aiutare le giovani mamme a non sentirsi impreparate e inadeguate sia a livello emotivo, sia sociale ed economico bisogna costruire intorno a loro e ai bambini una rete di supporto con servizi sociali e sanitari che tengano conto della provenienza e delle particolari dinamiche culturali e familiari in cui vivono", spiega Raffaella Milano, responsabile dei programmi Italia-Europa di 'Save the children'.