Dilettarsi tra i fornelli non appassiona solo i grandi: anche i bambini sono attratti dal fascino dei profumi, dei rumori, della creatività, dei sapori che regnano nelle cucine. E sono sempre più numerosi i bambini in cucina: mio figlio di nove anni almeno una sera a settimana deve sperimentare ricette astruse inventate da lui :-)
Essere chef da grande è ormai aspirazione molto comune anche per i più piccini. E ovviamente il mondo che li circonda si modella in base ai loro gusti assecondando i loro desideri e aiutandoli ad affinare i loro talenti.
Corsi di cucina per bambini fioccano in ogni angolo dell’Italia e la maggior parte delle ludoteche sono ormai attrezzate con vere e proprie cucine dove si tengono laboratori che insegnano a impastare, tagliare, condire, il tutto con enorme piacere di bambine e bambini che dimostrano, sempre di più, di avere un’incredibile padronanza con gli utensili, i tempi di cottura, la qualità degli alimenti.
E se tutto ciò può apparire come un gioco, è bene sapere che non lo è affatto soprattutto quando i bambini diventano grandicelli, intorno agli 8 anni, sostenere la loro curiosità in cucina equivale davvero a incoraggiarli nello sport o nella lettura o in tutte quelle attività che riteniamo tradizionali.
La passione per la cucina porta con sé molteplici vantaggi.
Innanzitutto aumenta l’autostima del bambino che diventa in grado di soddisfare da solo il proprio bisogno di alimentarsi e ci da il piacere di nutrire gli altri, creando veri e propri capolavori apprezzati da amici e familiari.
Maneggiare il cibo, vederlo trasformare a proprio piacimento, conoscerne il gusto e l’odore nella diverse fasi della cottura, aiuta i più piccoli ad imparare a amarlo e a gustarlo con un beneficio diretto sulla qualità della sua educazione alimentare, aiutandoli ad avvicinarsi a quegli alimenti solitamente più difficili per i bambini come frutta e verdura.
Anche a casa, farsi aiutare a preparare la cena dai bambini è un’ottima idea. Non solo saranno contenti di partecipare ad un’attività che amano, ma condivideranno spazi e momenti insieme ai genitori, che accanto all’alimentazione sana è l’altro fondamentale pilastro per una crescita serena.