raffreddore nei bambini

Raffreddore nei bambini

21/09/2023

Il raffreddore nei bambini si manifesta solitamente con naso chiuso, lacrimazione, secrezione nasale abbondante.

E’ una malattia piuttosto comune: secondo gli esperti in media è del tutto normale che un bambino tra i 5 e i 7 anni prenda tra i 3 e gli 8 raffreddori l’anno.

Il bambino con il raffreddore ha problemi a respirare soprattutto durante la notte perché respira con la bocca, ma in ogni caso un ''semplice' raffreddore non porta mai la febbre.

Il raffreddore virale

Come spiega Marinella Lavelli, pediatra del Centro Medico Santagostino, con il termine di raffreddore si intende un insieme di sintomi come scolo dal naso, tosse, febbricola, che sono provocati da un’infezione virale. Il raffreddore in sè non è causato dal freddo, ma lo stress termico può favorirne l'insorgenza. 

Un importante stress termico, come passare da un ambiente molto caldo ad uno molto freddo senza adeguare l’abbigliamento, può essere una condizione favorente. Questo non vuol dire che il freddo dell’ambiente esterno sia la causa del raffreddore, ma può spiegare l’origine del termine. Per chiarire, se parlo di stress termico, intendo un brusco passaggio da una condizione a un’altra. Giocare a calcio al parco in pieno inverno coperti solo con un maglioncino leggero e coprirsi meglio alla fine del gioco non è affatto dannoso per la salute. Lo è invece restare in un ambiente molto caldo con giacche e cappotti e poi uscire al freddo con una temperatura corporea troppo alta e coperti di sudore.

spiega la pediatra.

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I virus che provocano il raffreddore sono numerosissimi. La malattia si trasmette sia attraverso il contatto diretto con altre persone raffreddate, sia respirando l'aria densa di goccioline espulse con tosse e starnuti.

L'ostruzione nasale che ne consegue è provocata dal tentativo del corpo stesso di eliminare gli agenti patogeni dalle cellule epiteliali: è proprio la secrezione nasale - quella che non ci fa respirare - che avviluppa virus e batteri portandoli verso la gola e di lì nello stomaco, dove i succhi gastrici potranno distruggerli.

Rimedi naturali per raffreddore bambini

Cosa dare ai bambini per il raffreddore? Per alleviare i fastidi del raffreddore si può aiutare il bambino a respirare meglio facendogli inalare della soluzione fisiologica o ipertonica in ogni narice, farlo bere molto, umidificare le stanze, in modo che i muchi non si secchino e diano fastidio, evitare di somministrare antibiotici, che non servono a nulla in questi casi, consultare il pediatra se il bambino non beve oppure se è molto abbattuto o ancora se ha mal d'orecchio.

Tra i rimedi naturali ricordo l'argento proteinato, l'argotone e la soluzione ipertonica:

  • l'argento proteinato è un decongestionante e antisettico della mucosa nasale
  • l'argotone è la variante pediatrica del farmaco per adulti, che però contiene sostanze vasocostrittrici che sui bambini non si possono usare. L'argotone 0-12 contiene  argento colloidale e carbossimetil-betaglucano che uniti svolgono un'azione antisettica e decongestionante;
  • la soluzione ipertonica si trova in commercio in fialette monouso o spray, può essere anche usata nell'aerosol oppure spruzzata direttamente nel naso: è utile perché nella concentrazione del 3% contiene una quantità di sali maggiore rispetto ai tessuti del naso e quindi si ottiene un processo osmotico per il quale il muco diventa più fluido e viene espulso più facilmente. Non bisogna abusare della soluzione ipertonica per lungo tempo perché può irritare la mucosa.

Come far dormire i bambini con il raffreddore?

Ecco qualche consiglio per i genitori alle prese con i primi malanni di stagione dei bambini:

  • lavarsi spesso le mani e farle lavare ai bambini, un gesto semplice che contribuisce a prevenire la maggior parte delle infezioni,
  • se il bambino è raffreddato liberare il naso con della soluzione fisiologica o con una siringa senza ago con 2 centilitri di fisiologica;
  • se il bambino ha la tosse non somministrare medicine ma aiutarlo nella respirazione (facendolo dormire con la testa un po’ più alta, umidificando bene la camera, facendolo bere molto), se la tosse persiste chiamare il pediatra.

Raffreddore nei neonati

Nei neonati raffreddati possiamo usare tutti i rimedi descritti sopra: goccine di argento proteinato, l'argotone, i lavaggi con la soluzione ipertonica e provare a vedere se si trae un beneficio con il paracetamolo la sera. A più di tutto bisogna rassegnarsi all'idea che l'unica cura per il raffreddore, sia nei grandi che nei bambini, è il tempo. Dobbiamo essere pazienti perché il raffreddore dura solo qualche giorno e si risolve spontaneamente nel giro di poco.

Raffreddore nei bambini: quando preoccuparsi

Se il raffreddore del bambino è grave, dura più di una settimana o è associato a sintomi come febbre alta, difficoltà respiratorie o cambiamenti nel comportamento, consultare il pediatra.

Il 13% dei bambini soffre di raffreddore cronico, un disturbo congenito spesso difficile da diagnosticare. Si chiama naresma e si manifesta con un raffreddore perenne, starnuti appena alzati al mattino o non appena si verifica una minima variazione di temperatura. A differenza del raffreddore virale, il naresma non è accompagnato dal mal di gola o dal prurito agli occhi tipico dell’allergia.

Per diagnosticare il naresma si esegue un semplice prelievo della mucosa nasale che verrà poi esaminata alla ricerca di eosinofili e mastocellule: si tratta di cellule che non dovrebbero essere presenti nella mucosa nasale se non in caso di un raffreddore cronico.

Una volta ricevuta una diagnosi corretta si passa alla cura: una terapia a base di cortisonici topici e antistaminici può rivelarsi efficace per migliorare sensibilmente la qualità della vita e di prevenire asma bronchiale e poliposi.

Quanto dura un raffreddore a un bambino?

In quanti giorni passa il raffreddore? In media, il raffreddore nei bambini può durare da una settimana a dieci giorni, ma in alcuni casi può persistere per un periodo più breve o più lungo.

Fonti

 

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Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.