Brividi di freddo, naso che cola, mal di gola e tosse. E’ raffreddore o influenza? La differenza è importante anche perché prendere farmaci indipendentemente dal tipo di malanno che ci ha colpiti è scorretto. E allora cerchiamo di capire come distinguere il raffreddore dall’influenza, soprattutto nei bambini.
Il virus influenzale provoca l'influenza, e dal momento che esistono poche varianti del virus è diventato relativamente facile da prevenire, con un vaccino antinfluenzale, ad esempio.
La questione si complica con il raffreddore. Il rinovirus è spesso responsabile del raffreddore, ma possono entrare in gioco più di 200 altri virus. Per questo assumere farmaci antivirali per il raffreddore può essere inutile, meglio trattare il disturbo con rimedi casalinghi e tanta pazienza. E allora ecco come comportarsi con influenza e raffreddore?
E’ influenza se arriva una febbre alta improvvisa, costrizione toracica, brividi, affaticamento, dolori muscolari. Si possono prendere degli antipiretici entro 48 ore dalla comparsa dei sintomi. Per i bambini il farmaco di prima scelta è il paracetamolo.
Inutili gli antibiotici, anzi sono dannosi perché favoriscono lo sviluppo di batteri resistenti ai farmaci. Se però c’è una tosse persistente o catarro verdastro meglio segnalarlo al medico perché potrebbe esserci in atto un’infezione batterica.
E’ raffreddore se i sintomi si localizzano essenzialmente sopra il collo. Naso che cola, tosse, occhi che lacrimano, ma di gola, congestione e starnuti. Si può anche avere qualche linea di febbre, ma mai alta.
Armarsi di pazienza. I bambini non possono prendere gocce nasali decongestionanti. Meglio argento proteinato, un po’ di aerosol con acqua termale o soluzione fisiologica per liberare il naso, lavaggi nasali più volte al giorno, vitamina C e, se il medico lo prescrive, un antistaminico che può dare sollievo al naso congestionato.