Le allergie non vanno in vacanza e se il bambino soffre di asma o rinite allergica il suo disturbo lo segue al mare come in montagna. La Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP) offre qualche consiglio ai genitori che si trovano a dover scegliere la destinazione per le vacanze estive e hanno un bambino che soffre di allergie. E allora vediamo come portare i bambini allergici in vacanza.
Dove è meglio andare in vacanza se il bambino è allergico?
Roberto Bernardini, Presidente della SIAIP e Direttore della UOC di Pediatria dell'Ospedale San Giuseppe di Empoli, spiega:
dipende dal tipo di allergia. Se si tratta di un’allergia a muffe o acari meglio un clima più secco tipico della montagna oltre i 1500 metri; se invece soffre di allergia ai pollini meglio una vacanza al mare, dove i pollini sono quasi inesistenti e l’aria è più pulita
E allora ecco qualche consiglio per viaggiare con un bambino allergico:
Ma in estate il periodo della fioritura non si è concluso?
Teoricamente sì, ma i cambiamenti climatici hanno modificato il ciclo di vita delle piante e ne hanno cambiato i tempi di impollinazione e fioritura. Quindi anche in estate chi soffre di allergie ai pollini può avere qualche problema:
alcune piante (ambrosia, composite) ed alcune muffe (Alternaria) producono pollini e spore responsabili di disturbi rinitici e/o asmatici. Non solo. La parietaria, una delle piante causa di allergia, fiorisce da febbraio a novembre. Se poi la meta scelta è la montagna, le fioriture tendono a spostarsi in avanti: perciò, in quota, è possibile incontrare in giugno e luglio pollini che in zone più temperate non sono più nell’aria da tempo
precisa Bernardini.
Prima di partire gli esperti consigliano di consultare il calendario dei pollini sul sito dell’Associazione Italiana aerobiologia