La rivoluzione in una sola parola: figlio. Non esistono più infatti, almeno nei libri del Codice Civile, i figli nati dal matrimonio, i figli nati fuori dal matrimonio. Esistono appunto soltanto i figli.
Un cambiamento non rimandabile nella nostra società, dove circa il 20% dei bambini nascono da genitori non sposati. Un decreto che stabilisce nuove regole sul tema e che, soprattutto, regola i vincoli di parentela.
- I bambini nati fuori dal matrimonio e i bambini adottati hanno diritto di avere tutti i vincoli di parentela che hanno i figli fino ad ora chiamati legittimi, cioè nati da genitori sposati: “la parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione è avvenuta all’interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo", cosi recita l’articolo 1 della legge, fondamentale sia perché in caso di morte dei genitori il bambino potrà essere affidato ai nonni e non dato in adozione come accade oggi, sia per quel che riguarda l’asse ereditario.
- L’ascolto del bambino: il figlio minore (che ha compiuto gli anni dodici, e anche di età inferiore ove capace di discernimento) avrà diritto di essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano.
- Anche la potestà genitoriale e il disconoscimento di paternità vengono modificati. Il disconoscimento infatti non potrà più essere effettuato da parte di uno dei due genitori, trascorsi i cinque anni dalla nascita del bambino poiché ciò che si tiene veramente in considerazione è il bene del bambino.
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.