Intorno ai 12-15 mesi di vita, il bambino sviluppa una spiccata predisposizione all’imitazione. La manifestazione principale del suo interesse ai gesti e ai comportamenti della vita quotidiana, si esprime attraverso la principale forma di comunicazione che egli possiede: il gioco.
Cucinare, prendersi cura degli altri, fare le pulizie, telefonare, giocare al dottore sono tutti gesti che i bambini hanno visto centinaia di volte e dopo averle interiorizzate iniziano, appunto, ad imitarle.
E’ il famoso gioco del 'far finta di...'
Il gioco imitativo è fondamentale per lo sviluppo del bambino poiché lo aiuta a capire la realtà e ad aumentare le sue capacità psicomotorie.
E’ molto importante quindi sostenerlo in questo tipo di gioco e mettere a sua disposizione i necessari strumenti per condurlo nel modo migliore lasciandolo comunque libero di uscire dalla realtà e intraprendere percorsi creativi totalmente inventati.
L’angolo della casetta, della cucina, dei travestimenti sono presenti in quasi tutti i luoghi predisposti all’accoglienza dei bambini ed in molte case.
Il gioco imitativo accompagna i bambini fino circa al sesto anno di vita, contribuendo anche allo sviluppo sociale ed affettivo: tanto più il bambino vivrà questo tipo di esperienza, tanto più si qualificheranno le sue abilità cognitive, socio-affettive e relazionali.
Il bambino durante i primi anni di vita cambierà continuamente i temi del proprio gioco, il percorso narrativo, il significato degli oggetti che utilizzerà per giocare.