L’impetigine è una delle più diffuse infezioni batteriche nei bambini con meno di dieci anni, particolarmente diffusa tra quelli di 5-6 anni. Il bambino ha sulla pelle piccole vescicole somiglianti a bruciature di sigaretta, e la vescicola dopo un po’ si rompe e si forma la pellicina o la crosta. L'impetigine colpisce la pelle del viso e degli arti ed è estremamente contagiosa.
Esistono due tipi di impetigine:
A cosa è dovuta l impetigine? L'impetigine è la forma più superficiale della piodermite e gli agenti più frequenti sono Stafilococchi e Streptococchi. Si tratta di un’infezione cutanea di natura batterica che più comunemente colpisce i bambini durante il periodo estivo, favorita dall'aumento della sudorazione e dal fatto di essere meno coperti dai vestiti. Anche le condizioni igieniche scadenti e il contatto ripetuto col terreno umido (es. la sabbia sporca) rappresentano un fattore scatenante questo tipo di infezione molto contagiosa.
Le alte temperature estive e il tasso di umidità alle stelle favoriscono l’impetigine e ne aumentano il rischio
Corrado Angelo, dirigente U.O.S. malattie rare e dermatologia pediatrica dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) spiega che la causa dell’impetigine è principalmente la scarsa igiene, ma possono essere responsabili anche le punture di insetti, una micosi o l’herpes.
Per questo il bambino va sempre lavato accuratamente dopo il contatto con la sabbia e l’acqua di mare e, se ci sono casi in famiglia, bisogna isolare gli oggetti usati da chi ha l’impetigine dal resto della famiglia e lavarsi frequentemente le mani.
May El Hachem, responsabile della Dermatologia pediatrica dell'Ospedale Bambino Gesù mette in guardia i genitori dai rischi più frequenti per la pelle dei bambini in estate:
Tra i problemi della pelle più frequenti soprattutto fra i bambini ci sono casi di tigna e impetigine, legati soprattutto al mix sabbia sporca, caldo e umidità.
L’impetigine è benigna ma contagiosa, si diffonde tramite asciugamani o contatto con le mani. Bisogna prestare grande attenzione nei primi giorni anche dopo aver iniziato la terapia perché l'infezione è molto contagiosa ed è facile trasmissione.
Come capire se hai l'impetigine? I sintomi dell’impetigine sono delle vesciche rosse o pustole sul collo, le mani e il viso che diventano poi piene di liquido e rompendosi formano una crosta gialla con pus.
Non provocano dolore né prurito. La forma bollosa, invece, presenta bolle flaccide e trasparenti nell’area del pannolino o sul volto. Le bolle si rompono col tempo.
Quando si verifica l'impetigine, bisogna rivolgersi al pediatria o ad un medico generico che la tratterà con antibiotici topici e col bendaggio delle lesioni.
Il trattamento antibiotico per via generale è necessario invece quando le lesioni sono più estese o profonde (piodermite diffusa), se il bambino è immunodepresso o se la cura locale non è eseguita correttamente.
In caso di forte prurito si può dare un antistaminico.
Tenere pulita la pelle, lavare e medicare le lesioni mattina sera asciugando per ultime le zone infette. Coprire le lesioni con una garza durante il giorno.
Se le lesioni sono diffuse è preferibile evitare il mare per 3-4 giorni, in alternativa si può portare il bambino al mare solo nelle ore fresche della giornata coprendo le lesioni con le garze.
Infine qualche consiglio per i genitori che si trovano a fare i conti con l’impetigine nei bambini, forniti all’Adnkronos da May Chebl El Hachem, responsabile del reparto di Dermatologia dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.