Le sue misure alla nascita sono nella norma? Sta crescendo bene? Sono le domande più frequenti che i pediatri si sentono porre dai genitori. Il bambino nei primi due anni di vita cresce e si sviluppa in maniera sorprendente, mai in nessun altro momento della sua vita avrà una crescita così esponenziale e intensa. I percentili di crescita sono degli strumenti, utilizzati da tutti i pediatri e convalidati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che prendono in considerazione diversi parametri per valutare in che modo sta crescendo il neonato e il bambino.
Il ritmo con cui un bambino cresce viene valutato, solitamente durante la visita pediatrica, facendo riferimento ad una tabella, detta morfogramma o 'curva di crescita', che tiene conto dei parametri di peso, altezza e circonferenza cranica mettendoli in relazione con l'età del bambino.
Il morfogramma presenta dei livelli, detti percentili, per accertarsi che la crescita sia nella norma. La normalità di crescita è rappresentata dall'intervallo tra il 5° ed il 95° percentile; al di sotto o al di sopra di questi due valori, la crescita viene considerata 'anomala' e va indagata.
Sono tre gli elementi per valutare la crescita del bambino: il peso, altezza e la circonferenza cranio e permettono di creare delle curve di crescita.
Alla nascita solitamente i bambini misurano tra i 48 ed i 52 centimetri. Alla fine del terzo mese il bambino dovrebbe essere cresciuto in lunghezza di circa 10 centimetri; tra i tre ed i sei mesi, invece, la crescita si aggira intorno ai due centimetri al mese.
Dai nove mesi al primo anno l'aumento è di un centim
E’ bene sottolineare che i fattori ereditari giocano un ruolo determinante nella crescita del bambino: se i genitori sono alti è molto probabile che il figlio sarà alto a sua volta, mentre difficilmente diventerà un gigante se ha due genitori bassini.
Proprio utilizzando l’altezza dei genitori è possibile fare una previsione di quanto sarà alto vostro figlio (altezza bersaglio), si utilizza la formula di Tanner:
Il risultato potrebbe avere un’approssimazione di circa 8 centimetri.
La circonferenza del cranio è quella che risente meno di un'eventuale problema di crescita, dopo il peso e l'altezza, perché tutte le sostanze messe a disposizione della nutrizione del neonato vengono utilizzate di preferenza nell'assicurare la crescita perfetta della scatola cranica.
Alla fine del primo anno d'età, la circonferenza cranica dovrebbe essere di circa 48 centimetri e le fontanelle dovrebbero essere già perfettamente chiuse
A seguire le tabelle dei percentili che rappresentano l'andamento medio di crescita del bambino.
Rapporto mesi - altezza
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Rapporto anni - altezza
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Le tabelle biometriche di riferimento per valutare la crescita fetale sono datate più di un quarto di secolo fa eppure i bambini che nascono oggi hanno misure decisamente superiori rispetto a quelli che nascevano 25 anni fa.
Gli esperti della Società Italiana di Diagnosi Prenatale e Medicina Materno Fetale (SIDIP) hanno quindi sentito l’urgenza di realizzare le nuove tabelle e hanno invitato tutti i medici ad adottarle nella pratica quotidiana.
Prendere in considerazione un valore riferito alla crescita fetale di 25 anni fa potrebbe, infatti, offrire false letture ed errori di valutazione della crescita del feto e della sua salute.
Qualche esempio? Nel 1977 un neonato pesava in media 3,5 chili, mentre oggi il peso medio è di 3,8 chili; la circonferenza addominale dei feti alla 38sima settimana era di 320 mm nel 1977 e di 342 nel 2007; la lunghezza del femore alla 38sima settimana era di 71 mm 25 anni fa e di 72,5 mm oggi. Insomma, nell’ultimo trentennio la struttura fisica fetale nelle ultime settimane di gestazione ha subito una profonda modifica e le tabelle che servono ai medici per valutare lo stadio di crescita fetale non possono non tenere conto di questo cambiamento.
Gli esperti hanno realizzato le nuove tabelle biometriche dopo aver preso in esame circa cinquemila feti di donne con gravidanza “a basso rischio”. Adottare le nuove tabelle di riferimento significa anche ridurre il rischio che un ecografista giudichi fuori norma un feto che cresce perfettamente.
Ancora oggi i pediatri utilizzano le curve percentili dell’Oms, che sono basate su standard di crescita per i bambini dalla nascita ai 5 anni di età e vengono utilizzate in 140 Paesi. I pediatri possono anche utilizzare tabelle di crescita prodotte nella specifica area geografica, ma gli studiosi della Oxford University hanno realizzato nuovi percentili che possono valutare lo stato di salute e di sviluppo dell’infanzia, sin dalla nascita a prescindere da etnia e Paese di provenienza.
Nello specifico la nuova curva di crescita vede modificati forma di misurazione modificherebbe il terzo, il decimo, il cinquantesimo, il novantesimo e il novantasettesimo percentile ed è stata realizzata misurando lo sviluppo dei bambini ancor prima della nascita.