I dati relativi all’obesità infantile in Italia sono leggermente in calo: la percentuale di bambini obesi di età compresa tra i 6 e i 10 anni è scesa dal 12 al 9,3 per cento in dieci anni, mentre quella dei bambini in sovrappeso è passata dal 23,2 al 21, 3 per cento
I dati contenuti nell'ultimo rapporto del sistema di sorveglianza «Okkio alla Salute», promosso dal Ministero della Salute mostrano che negli ultimi dieci anni il numero di bambini italiani in sovrappeso è sceso del 13% ma il nostro Paese resta maglia nera in Europa e molti genitori continuano a non voler vedere il problema:
Le cause principali dell'obesità infantile sono legate ad una cattiva alimentazione e ad uno stile di vita eccessivamente sedentario.
Si stima che un bambino i cui genitori sono obesi ha 70-80% di probabilità in più di andare incontro al sovrappeso rispetto a un bambini i cui genitori sono normopeso. La riflessione che ne deriva è che le abitudini alimentari dei genitori influiscono, in questo in maniera negativa, sul rapporto che i figli hanno con il cibo. Non dimentichiamo mai che il primo esempio che i bambini seguono sono proprio i genitori. E non solo in termini di sovrappeso e obesità, ma anche viceversa in termini di diete eccessivamente restrittive e anoressia.
Una buona abitudine è consumare i pasti tutti insieme, chiacchierando e prendendosi il giusto tempo approfittando di una necessità, quella di cibarsi, per costruire un momento di aggregazione e condivisione familiare.
I bambini hanno bisogno di regole e di indicazioni precise. E non solo per un sereno sviluppo, per il benessere mentale e la qualità del sonno ma anche per prevenire obesità e sovrappeso.
Secondo uno studio condotto dai ricercatori del Murdoch Children's Research Institute di Melbourne su un gruppo di 4mila bambini e i loro genitori dare regole quotidiane precise circa l’uso della televisione, gli orari dei pasti e quelli della buonanotte avrebbe inevitabili ripercussioni sulla salute dei bambini e li aiuterebbe ad avere un buon indice di massa corporea e a prevenire il sovrappeso.
Secondo quanto pubblicato sulla rivista Pediatrics, infatti, i figli dei genitori che avevano l’abitudine a dare regole precise erano più magri rispetto agli altri.
All’inizio dello studio i bambini avevano 4/5 anni e sono stati seguiti per circa due anni, durante i quali i ricercatori coordinati da Pauline Jensen, hanno misurato l’indice di massa corporea e monitorato le abitudini familiari.
Cosi come è importante educare i bambini ad una corretta alimentazione è importante insegnargli quanto importante sia l’attività fisica, a tutte le età.
Oltre ai benefici legati all’autostima e alla socializzazione, lo sport fa bene alla salute e nel caso di bambini in sovrappeso l’attività sportiva è fondamentale.
L’importante è scegliere uno sport che sia cucito su misura, che appassioni il bambino in modo che egli possa viverlo come una scelta e non solo come una costrizione. Certamente la preferenza va indirizzata verso quelle attività aerobiche: come la corsa, il nuoto, il ciclismo, il calcio.
La frequenza consigliata è di tre volte alle settimana per un’ora di allenamento. Soprattutto se il bambino ha delle oggettive problematiche di obesità, l’allenamento dovrà essere sempre sostenibile, per non creare frustrazione e scoraggiamento e potrà aumentare di volta in vota rispetto alla resistenza fisica sviluppata dal bambino.
E’ bene, infine, ricordare che l’obesità e il sovrappeso sono causa, di altri seri problemi legati alla salute come:
Giuseppe Morino, responsabile dell'Unità Operativa di Dietologia clinica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, ricorda che tra le più diffuse e rischiose complicanze legate all’obesità e al sovrappeso tra i bambini ci sono:
Adottare alcune piccole abitudini di vita, senza troppo disturbo, riescono ad avere alla lunga, dei risultati apprezzabili. Quali?