Cosa fare quando si presenta l'influenza in gravidanza? Quali farmaci si possono prendere e quali rischi si corre? Sappiamo bene che quando aspettiamo un bambino ci sentiamo più vulnerabili e ci preoccupiamo di seguire uno stile di vita sano, che non fa male al piccolino e ci pensiamo mille volte prima di prendere una medicina. Eppure se l'influenza ci coglie proprio durante la gravidanza non possiamo costringerci e se il medico di fiducia ci dice che possiamo curarci con alcuni farmaci facciamolo senza preoccupazioni.
L'influenza si presenta con i classici sintomi:
Cosa si può prendere per l'influenza in gravidanza? L'influenza di per sé non si cura, ma alcuni farmaci, come la Tachiprina (paracetamolo), possono contribuire ad alleviarne i sintomi e ad abbassare la febbre.
Quindi, in caso di febbre alta e in presenza dei classici sintomi dell’influenza, come dolori a muscoli e articolazioni, mal di testa e senso di spossatezza si può assumere - sempre dopo aver chiesto il parere del proprio medico di fiducia - dei farmaci a base di paracetamolo (uno dei pochi farmaci utilizzabili in gravidanza) anche se, come ricorda alla ADN Kronos il ginecologo Augusto Enrico Semprini, gli antipiretici possono offrire un sollievo temporaneo ma alla fine allungano i
tempi di guarigione indebolendo il meccanismo con cui l'organismo si difende dalle infezioni
Insomma anche se ci si ammala in gravidanza non bisogna farsi prendere dal panico né di prendere
provvedimenti incongrui o preoccupazioni sproporzionate anche quando si sviluppano durante la gravidanza
Sarebbe meglio limitarsi quindi ad assumere farmaci solo quando la sintomatologia diventa davvero insostenibile, e aspettare invece se la febbre si aggira intorno ai 38 gradi. Nel giro di pochi giorni l’influenza sparirà proprio grazie all’elevata temperatura corporea che è un meccanismo di difesa dell’organismo finalizzato proprio a debellare i virus.
In caso di complicanze di origine batterica il medico potrà prescrivere un antibiotico adatto alla gravidanza.
Anche se il paracetamolo è considerato un farmaco sicuro in gravidanza, è importante parlare sempre con il proprio medico o il farmacista prima di assumere il paracetamolo o qualsiasi altro farmaco, per assicurarsi che sia sicuro e appropriato per la propria situazione. Il dosaggio consigliato è massimo 3 dosi da 1000 al giorno, ma non è necessario arrivare a questa quantità: le indicazioni raccomandano di utilizzare il paracetamolo in gravidanza al più basso dosaggio possibile per il minor tempo possibile.
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Siamo sempre in cerca di qualche rimedio naturale che non metta a rischio il bambino nella pancia. Di sicuro possiamo seguire alcuni utili accorgimenti quando ci ammaliamo durante la gravidanza:
Immergere completamente la carne nell’acqua fredda con tutta la pelle, farla bollire per un’ora e mezzo circa. Meglio se si aggiungono alcuni ortaggi come la carota, il sedano, la patata e un po’ di sale che “aiuta l'estrazione dei principi nutritivi della carne di gallina".
Vale la pena ricordare che la vaccinazione anti-influenzale è raccomandata dal Ministero della Salute a tutte le donne incinte che si trovano al secondo e terzo trimestre di gravidanza. Come spiega il virologo Fabrizio Pregliasco il vaccino non provoca effetti collaterali e protegge dai virus stagionali in circolazione.
Quali sono i rischi per il bambino dell'influenza durante la gravidanza? In realtà l'influenza, che è causata da un virus e ha un'evoluzione fisiologica risolvendosi nel giro di qualche giorno, non provoca alcun danno al bambino. Il virus che causa l'influenza non riesce a raggiungere il bambino che è protetto dalla barriera della placenta. Tuttavia la febbre troppo alta va tenuta sotto controllo con i farmaci perché se dovesse salire troppo potrebbe provocare delle contrazioni uterine.
Che succede se ho il Covid in gravidanza? In base ai dati disponibili, le donne in gravidanza non sembrano essere andare incontro a problematiche maggiori rispetto alla popolazione adulta sana in caso di infezione da coronavirus. Naturalmente laddove si presentino sintomi che facciano sospettare un’infezione da Coronavirus (febbre >37.5°C, tosse, difficoltà respiratorie), è consigliabile contattare il proprio medico per sapere cosa fare, quali farmaci assumere e come comportarsi.