Quale alimentazione preferire per i bambini? E quanta pasta ai bambini possiamo inserire nel menu settimanale e durante lo svezzamento nei primi anni di vita?
La dieta mediterranea è senza dubbio la scelta migliore. I vari nutrienti vanno suddivisi secondo queste modalità:
Claudio Maffeis professore associato di Pediatria all'università di Verona ricorda che esiste una netta correlazione tra
l'obesità infantile nei bambini di 10 anni e le abitudini alimentari dei primi anni di vita e i bambini che a un anno hanno seguito una dieta iperproteica e ipercalorica, hanno una maggior probabilità di diventare sovrappeso in anni successivi
E allora i nutrizionisti promuovono la pasta che fornisce carboidrati complessi a lento assorbimento a basso indice glicemico.
In base all’età la porzione varia da 30 a 80 grammi di pasta.
Ricorrendo a questi sani ingredienti tipici della dieta mediterranea e prestando attenzione a calibrare nel giusto modo i nutrienti indispensabili alla crescita del bambino, si possono ottenere facilmente piatti unici a base di pasta che vanno dalle 200 alle 400 chilocalorie
precisa Maffeis, che invita comunque i genitori a prestare attenzione alle porzioni: “il piccolo non va riempito, bensì alimentato”.
Personalmente fino ai due anni ho messo in pentola due/tre cucchiai da cucina di pasta.
L’ideale quindi è associare la pasta a verdure e a proteine, come il pesce, i legumi, la carne per ottenere un pasto completo dal punto di vista nutrizionale e sano.
E una sana alimentazione inizia sin dallo svezzamento, nei primi mesi di vita. Non stimoliamo i bambini piccoli a sapori troppo forti ma puntiamo su frutta e verdura nel primo semestre, no al sale per tutto il primo anno.
E ancora “Preferire i cereali integrali con ridotto indice glicemico (pasta, orzo, riso, etc.) rispetto a quelli con indice glicemico più alto; contenere il consumo proteico (carni rosse, insaccati, formaggi); utilizzare grassi “buoni” (olio d’oliva extravergine); variare gli alimenti nell’arco della settimana; bere molta acqua”.
Cosa cucinano le mamme italiane ai loro bambini? E qual è l'alimento preferito da mamme e piccoli?
Risponde a queste ed altre domande una recente indagine Doxa/Unaitalia che ha condotto la ricerca “Le mamme e l’alimentazione dei loro figli” indagano su circa 5 milioni di mamme con figli tra 1 e 14 anni.
E allora ecco cosa emerge da questa analisi e scopriamo se anche noi rispecchiamo l'identikit della mamma italiana in cucina:
E ancora, cosa preparano le mamme italiane e quali sono gli alimenti più amati?
Re indiscusso delle tavole resta il pollo, un ingrediente che mette d'accordo tutti: le mamme lo ritengono una carne magra e nutriente (60%) e piace a tutti (59%). Il pollo è presente sulle tavole almeno due volte a settimana.
Pasta e pane sono inserite nella dieta 3-4 volte a settimana, i cereali solo 2,4 volte, il riso 1,5 volte e le patate 1,4 volte.
A commentare i dati ci pensa Giuseppe Morino, Resp. UO Educazione Alimentare dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma, che ritiene che proporre quotidianamente pasta e pane sia giusto anche se consiglia di
non associare questi alimenti tra loro e di differenziare il più possibile, inserendo cereali più ricchi di fibre, o prediligere pasta e pane integrali
E per quanto riguarda la carne? Il pediatra risponde.
La carne è un alimento dall’elevato valore nutritivo, poiché è una fonte primaria di alcuni nutrienti e micronutrienti solitamente assenti (come la vitamina B12), o scarsamente rappresentati (zinco, selenio, niacina e riboflavina), o meno biodisponibili (come il ferro) nei prodotti di origine vegetale. Buona la scelta di prediligere le carni bianche, ottima fonte di proteine, con pochi grassi e di buona qualità, una elevata digeribilità e un ragionevole apporto calorico
L'importante è variare le proteine, proponendo pesce, carne e legumi ognuno almeno 3 volte a settimana. I restanti giorni si possono alternare uova, prosciutto o formaggi (1-2 volte a settimana al massimo).
E per rispondere alla domanda su Quante proteine dare ai bambini, vi rimando al post che ho scritto in proposito