Indispensabili, importanti, preziose. Le paure dei bambini sono tappe importanti per la loro crescita, che non vanno alimentate con le paure dei grandi, ma nemmeno ridicolizzate o sottovalutate.
La paura è un sentimento naturale nell’essere umano ed è preziosa perché aiuta a riconoscere il pericolo, ad usare prudenza, a migliorare la propria autostima nel momento in cui la si riesce a superare.
Quali sono le paure dei bambini?
La dott.ssa Cristiana De Ranieri dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù spiega che le paure dei bambini sono molto diverse a seconda dell’età del bambino.
- All’inizio il bambino sperimenta tutta una serie di paure primarie. Sono le paure che il bambino vive nei primi anni di vita, quando la crescita è tutta una scoperta e un viaggio verso l’ignoto. Sono paure importanti perché potrebbero ripresentarsi anche in età adulta in concomitanza con eventi stressanti, come un lutto, una nascita o un trasloco.
- Intorno agli 8 mesi subentra la paura dell’estraneo: il bambino riconosce che una persona non gli è familiare e il suo istinto di protezione gli suggerisce di tenerlo a distanza.
- Dai 12 mesi in poi subentra la paura da separazione che si configura, però, come una tappa dell’evoluzione e dello sviluppo; negli anni successivi il bambino viene chiamato a staccarsi gradualmente dai genitori, per andare a scuola, a casa degli amici o dai nonni: sono momenti cruciali per la vita del bambino che si riproporranno in numerose occasioni e segneranno delle vere e proprie tappe del suo sviluppo.
- Con l'avvicinarsi dei due anni il bambino comincia a sperimentare una maggiore autonomia, è il periodo dei no, dell’onnipotenza, dell’autoaffermazione.
- Nella delicata fase della separazione per andare al nido e, più tardi, alla scuola è bene aiutare il bambino con una separazione graduale, la mamma deve mostrarsi sicura e tranquilla di fronte al bambino. All’inizio il bambino può piangere e insistere per tornare a casa ma se dopo mesi ancora si rifiuta di andare a scuola tranquillamente è bene parlare con un esperto per capire se possa esistere una forma eccessiva di ansia da separazione, legata ad altri motivi.
- Dopo i 3 anni il bambino comincia ad avere paura di eventi o soggetti esterni: i mostri, il temporale, i fantasmi, gli animali grossi e divoratori (mentre intorno ai 4 anni la paura è relativa a animali e insetti più piccoli), il buio e inoltre proprio in questi anni comincia a manifestarsi un istinto di auto protezione anche per la propria incolumità: il bambino ha paura di farsi male, di veder uscire il sangue.
- A sei anni subentrano le grandi paure esistenziali e le domande sulla vita, la morte, il sesso: i genitori dovranno rassicurarli fornendo spiegazioni semplici e chiare che esorcizzino le paure dei bambini.
- Infine subentrano le paure sociali: la pubblicità, i cartoni animati, i telegiornali, ma anche il rapporto con i compagni di scuola, il giudizio dei genitori e degli educatori. E’ un momento importantissimo affinché il bambino diventi un adulto sicuro di sé e capace di riconoscere e gestire le proprie paure.
I sintomi della paura nel bambino
Il pallore del viso è il sintomo più comune ed immediato che denota la paura che sta provando un bambino, ma esistono anche altri segnali che possono celare un sentimento di paura:
Aiutare i bambini a gestire la paura
Innanzitutto è importante non ridicolizzare mai le paure dei bambini ma rispettarle e lodare il bambino quando riesce a superare una paura, nello svolgimento del proprio ruolo di educatore il genitore non deve pretendere troppo ma commisurare le proprie aspettative alle reali capacità del bambino, aiutarlo a comprendere le conseguenze delle sue azioni ma senza intimorirlo o caricarlo delle proprie paure, applicare le punizioni in modo selezionato e coerente.
Francesca Capriati
Giornalista
Mamma blogger
Dalla gravidanza al parto, dall'allattamento all'adolescenza: il mio spazio virtuale per condividere esperienze, difficoltà ed informazioni.